Campo Artva, come comportarsi in caso di valanga
Sul Col Margherita è presente un campo ARTVA attrezzato per la simulazione di uno o più travolti in valanga che possono essere individuati mediante la ricerca con l'ARTVA. Si tratta di un'area opportunamente recintata delle dimensioni di circa 100 x 100 m dove sono posizionati a diverse profondità e inclinazioni 6 contenitori contenenti particolari trasmettitori ARTVA, che possono essere attivati da una centrale di comando ubicata all'ingresso dell'area.
Il campo di addestramento si trova a circa 2300 metri di quota e può essere raggiunto con la funivia Col Margherita oppure salendo con le pelli di foca o le racchette da neve da Passo Valles in circa un'ora.
Come funziona l’addestramento?
Attraverso semplici operazioni sulla centrale di comando gli utenti possono attivare uno o più trasmettitori, simulando situazioni realistiche di ricerca con diversi livelli di difficoltà a seconda della preparazione specifica individuale. I trasmettitori sono raccolti in scatole di plastica antiurto ricoperte da un pannello in legno di dimensioni 40x30 cm che al semplice tocco della sonda, inviano il segnale alla centrale di comando che fa attivare automaticamente un segnale acustico ed un lampeggiante che indica il ritrovamento. Una volta ritrovati tutti gli apparecchi attivati, sulla centrale di comando apparirà il tempo di ritrovamento per ogni singolo ARTVA (contenitore).
Lo scenario di ricerca rappresenta una situazione sufficientemente realistica in quanto gli utenti non conoscono l'ubicazione dei 6 trasmettitori che inoltre vengono di volta in volta attivati (uno o più) mediante un criterio casuale. Il sistema in automatico è accessibile a tutti ed è indirizzato a chi vuole perfezionare la propria tecnica di ricerca. Oltre alla modalità automatica, la centrale di controllo è dotata di un sistema di controllo manuale-portatile che l’istruttore esperto può utilizzare in campo, seguendo l’allievo che si esercita attivando o disattivando ogni singolo apparecchio sepolto.